Sei rimasto vittima di un ritardo aereo o di un volo cancellato? I ritardi aerei possono capitare, ma ciò non significa che bisogna accettarli. Potresti avere diritto fino a € 600 per ogni volo in ritardo o cancellato.
A quanto ammonta il rimborso dovuto in caso di ritardo aereo?
La normativa di riferimento in materia di ritardo aereo è il Regolamento UE 261/2014. Tale regolamento prevede che in caso di ritardo aereo il passeggero abbia diritto a ottenere un indennizzo monetario che varia da € 250 a € 600.
Nello specifico il rimborso che spetta al passeggero in caso di ritardo aereo ammonta a:
- € 250 per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1.500 km;
- € 400 per tutte le tratte aeree all’interno dell’UE superiori a 1.500 km e per tutte le altre tratte aeree comprese tra 1.500 e 3.500 km;
- € 600 per tutte le tratte aeree che non rientrano nei primi due casi (es. tratta aerea superiore a 3.500 km).
Quale ritardo aereo dà il diritto a ottenere il rimborso?
La Corte di Giustizia, con sentenza del 29 novembre 2009, ha previsto che il passeggero ha diritto a ottenere un indennizzo compreso tra € 250 ed € 600 se il ritardo aereo è pari o superiore a 3 ore.
Ricorda che l’orario di arrivo coincide con il momento in cui si aprono i portelloni che consentono ai passeggeri di scendere dall’aereo e non con l’atterraggio.
A quali voli si applica si applica il Regolamento UE 261/2014 per il ritardo aereo?
Tale Regolamento prevede che il rimborso venga riconosciuto nel caso di:
- voli aerei effettuati all’interno dell’UE;
- voli in partenza dall’UE e che hanno una destinazione extraeuropea;
- voli in partenza da un aeroporto extraeuropeo e che arrivano a destinazione in un aeroporto sito all’interno dell’UE. In quest’ultimo caso il rimborso spetta soltanto se la compagnia aerea è europea.
Ricapitolando: nei primi due casi il rimborso per il ritardo aereo viene concesso in ogni caso, indipendentemente dalla nazionalità della compagnia aerea; nell’ultimo caso, invece, il rimborso è concesso soltanto se la compagnia aerea è europea.
E se il ritardo aereo è causato da una compagnia low cost?
Il prezzo del biglietto pagato per il volo non incide minimamente sull’ammontare dell’indennizzo. In molti casi il rimborso (compreso tra € 250 ed € 600) è addirittura superiore al costo del biglietto.
Come ottenere il rimborso da ritardo aereo?
Secondo la Cassazione per ottenere l’indennizzo da ritardo aereo superiore a 3 ore è sufficiente esibire la carta d’imbarco, accompagnata da una dichiarazione con cui il passeggero lamenta il ritardo aereo. Il rimborso, in tal caso, spetterà automaticamente e non sarà necessario dimostrare di aver subito un danno effettivo.
E se il ritardo aereo è inferiore a 3 ore?
In tal caso si applica la Convenzione di Montreal del 1999, che non prevede che l’indennizzo venga riconosciuto automaticamente, per il solo fatto di aver subito il ritardo. Il passeggero ha diritto al risarcimento del danno solo se dimostra di aver effettivamente subito un danno a causa del ritardo aereo.
Quando non spetta il rimborso da ritardo aereo?
Il passeggero non ha diritto al rimborso quando il ritardo del volo non è imputabile alla compagnia aerea. Ciò si verifica in presenza di circostanze eccezionali, come ad esempio:
- scioperi;
- cattive condizioni meteorologiche;
- guasti al motore non dovuti a cattiva manutenzione (es. volatile finito all’interno degli ingranaggi);
- chiusura dell’aeroporto o dello spazio aereo.
A quanto ammontano le spese legali?
Lo Studio Legale Randazzo, prima di agire contro la compagnia aerea, valuta attentamente se sussistono tutti i presupposti per ottenere il rimborso. Per questa ragione riesce a offrire un servizio che è totalmente gratuito per il passeggero. Una volta accolta la richiesta di rimborso, le spese legali verranno poste a carico della compagnia aerea.